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    Emergenza silenziosa: oltre 200 scarichi non autorizzati minacciano il mare delle Canarie

    Scarichi incontrollati nelle Isole Canarie: 216 punti rimangono non autorizzati nonostante la maggior parte di essi siano pubblici.

    Il Dipartimento di Transizione Ecologica ed Energia del Governo delle Isole Canarie presenta il censimento aggiornato degli scarichi nelle Isole Canarie. 

    Una mappa che riflette lo stato attuale degli scarichi terra-mare. 

    Vale a dire, le acque reflue (domestiche, industriali o fluviali) che vengono scaricate in mare e che sono per lo più adeguatamente trattate, attraverso gli emissari sottomarini o le condutture dalla terraferma.

    Questo censimento è inteso come un’istantanea della situazione attuale che, in un esercizio di massima trasparenza, viene resa pubblica per il pubblico ed è fondamentale per fare progressi nella sua gestione, fornendo una risposta a uno dei problemi ambientali più complessi dell’arcipelago.

    Il Ministro per la Transizione Ecologica e l’Energia, Mariano H. Zapata, ha spiegato che “rappresenta un progresso rispetto a quello precedente del 2021, in cui erano stati registrati 434 punti e attualmente siamo a 403, di cui 351 attivi e il 55% autorizzati o in fase di autorizzazione”.

    A questo proposito, ha evidenziato “l’intensa collaborazione e il lavoro con le amministrazioni come i consigli locali e i municipi, nonché i miglioramenti tecnici per aggiornarli, come l’uso dei droni”. 

    Ha anche indicato che “è stata data priorità alla valutazione dei 20 scarichi più inquinanti, firmando accordi per la loro urgente regolarizzazione”.


    “Questo nuovo Censimento è molto più di una fotografia aggiornata: è la base su cui costruire un futuro con maggiore sicurezza ambientale, una migliore qualità di vita per i cittadini e un nuovo modello di governance dell’acqua. 

    È un utile strumento pubblico che farà da guida nei prossimi anni”, ha detto Zapata.

    La preparazione del nuovo censimento ha comportato un’analisi esaustiva degli scarichi esistenti, del loro stato amministrativo e del loro effetto sull’ambiente marino, al fine di offrire uno strumento di gestione efficace.

    Questo censimento aggiornato, che viene presentato oggi, può essere consultato da tutti i cittadini delle Canarie attraverso il seguente link, nella sezione qualità ambientale, e identifica i punti di scarico autorizzati, quelli in fase di autorizzazione e quelli che non hanno alcuna autorizzazione ad operare e che, pertanto, costituirebbero una grave violazione se dovessero essere scaricati. 

    Questo censimento sarà inoltre aggiornato periodicamente per riflettere i cambiamenti che si verificano.

    Il Dipartimento insiste sul fatto che questa misura fa parte di una strategia più ampia, in cui il coordinamento inter-amministrativo – tra il Governo, i consigli locali, i consigli comunali e gli operatori – è essenziale per ottenere risultati tangibili e sostenibili nel medio e lungo termine.

    Il Ministero regionale, nell’ambito delle sue competenze, che non comprendono il monitoraggio della qualità delle acque costiere, gli scarichi marini o l’implementazione di infrastrutture per il trattamento delle acque reflue, presenta questo censimento per migliorare la situazione attuale del censimento.

    Bina Bianchini

     

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