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    La confusione del potere “Made in Moncloa”!

    Nessuno se lo aspettava, o forse sì. 

    Beh, in qualsiasi modo si guardi a ciò che è accaduto, vale la pena notare che è stato un duro colpo per coloro che speravano in un risultato irrealizzato e speravano con veemenza che il potere del cosiddetto ‘sanchismo’ venisse scardinato e che il loro leader Sánchez avesse un attacco di dignità e si dimettesse dalla sua posizione di presidente. 

    Ma la resistenza di Sánchez è stata tanta, sono stati sette lunghi anni di potere, quel colpo di fortuna che ha avuto di coesistenza immeritata al potere. 

    Sánchez, non avendo mai ottenuto il potere, ha voluto e stravolto le regole del gioco a suo piacimento per ottenere le sue conquiste, con qualsiasi metodo, sia esso civile, politico o giudiziario, l’obiettivo era fissato e con l’arrivo fatto.

    Se c’è qualcosa da ammirare nella lingua spagnola, sono i proverbi. 

    Quello che dice “il prurito con piacere non punge” (il proverbio sottolinea che il sollievo temporaneo dal prurito non è una soluzione, ma piuttosto un’azione che nasconde il problema reale) è un’intera filosofia di ciò che una persona sopporterà, sapendo che una situazione la sta danneggiando, ma se approfitta dello sconvolgimento sociale, allora la puntura è ben accetta. 

    Questo è ciò che il popolo spagnolo sta attualmente tollerando (essere benevolo con ciò che sopporta).

    Stiamo assistendo a una corsa inesorabile, perché sta procedendo a ritmo sostenuto e porterà all’annientamento totale della Spagna come nazione. 


    Forse non interessa sapere, che la Spagna manca di risorse totali, non abbiamo più nemmeno quella vergogna che dovrebbe darci, e cioè sapere che guardiamo dall’altra parte senza condannare gli oltraggi che stanno facendo tutti coloro che nella loro maggioranza stanno offuscando la convivenza, stanno fomentando l’odio, hanno superato i valori che gli spagnoli si sono sempre vantati di avere, quei valori che i nostri nonni hanno inculcato alle generazioni che li hanno preceduti, e che i nostri figli (i pochi che hanno voluto) hanno appreso e fatto propri.

    Vediamo se risolvono presto la loro meningite mentale, di cosa vivremo in Spagna, cosa generiamo, quali industrie abbiamo, vivremo solo di turismo, scendiamo dal fico e calpestiamo un terreno solido, perché quello che stanno calpestando sono sabbie mobili. 

    Il cataclisma è servito, a meno che non arrivi un vero politico democratico che insegni alla folla, che abbiamo in questo Paese, che ciò che vogliono è che la maggioranza degli spagnoli abbia un posto per chiedere l’elemosina alle porte di El Corte Inglés come i bisognosi, e i pensionati direttamente ai manicomi che daranno loro una zuppa d’aglio gratuita, perché i soldi stanno finendo, ne è rimasto ben poco, e ogni Regione, ora chiamata Autonomia, non sarà in grado di sussistere da sola con il ridicolo patrimonio che possiede (e si sappia che appartiene a tutti) e il poco che può generare nella sua scarsa industria porterà povertà e la più terribile miseria.

    Stiamo entrando nel ‘Mar dei Sargassi’, tutto ciò che stiamo generando sono liti, cause, pregiudizi, bugie, inganni, truffe, imbrogli, corruzione, tangenti. 

    È vero che abbiamo un grande Paese, con una Costituzione approvata da tutti gli spagnoli e accettata dalla maggioranza, che c’è lo Stato di diritto, che si è lottato fino a poco tempo fa per essere in prima linea nell’Unione Europea, che la Spagna non ha risparmiato alcuno sforzo per essere nell’Unione e ha sacrificato molte delle nostre cose per essere all’interno dell’UE, che è quella che esige ciò che ci ha chiesto. 

    Ma noi camminiamo tra i rami, siamo più che ipotecati, ci hanno nel mirino, ci danno ciò che non vogliono, portano l’immigrazione su larga scala sulle nostre coste, senza che nessuno dica nulla. 

    Siamo molto sospettosi dei nostri vicini magrebini, che fanno di tutto per esacerbare i sentimenti dei nativi di questi popoli che si sentono investiti, derubati, picchiati e violentati, in cambio di qualche ‘megera’ che viene a dire che tutto questo è una perdita di tempo, che dobbiamo aiutarli a integrarsi, che è colpa nostra’.

    Siamo in un mese che storicamente è sempre stato caldo in tutti i sensi, economicamente, socialmente, politicamente, e per di più in questo mese è scoppiata una specie di guerra civile. 

    In questi anni di democrazia, abbiamo visto e sperimentato troppi momenti di calma e di eccessiva fretta in politica, e molti cosiddetti politici si sono eretti a star della politica, e per questo motivo hanno volato molto in alto, per poi schiantarsi miseramente, a causa dell’abuso, dell’indegnità e dell’arroganza che li ha preceduti nel loro lavoro inoperoso, per non aver considerato la loro responsabilità, elevandola a un ‘bluff’, entrando nell’inganno, nella frode e nella menzogna nei confronti dei cittadini che li hanno votati, e li hanno lasciati orfani e affamati di Giustizia Sociale.

    Questi “professionisti della politica” dovrebbero ormai sapere che per sostenersi, essere rispettati e avere fiducia nel loro lavoro politico, significa mantenere carattere, onestà e serietà, che è il successo del Partito e del suo leader per i cittadini, non la farsa rumorosa, bassa e di bassa lega, con quei mantra ridondanti che sono ciò che ci fanno fare quotidianamente per coprire le loro disgrazie e complici degli altri, sia nelle loro sessioni plenarie, arringhe, dibattiti o comportamenti che sono più simili a persone rozze senza alcun tipo di preparazione che a difensori e rappresentanti di una società democratica e spagnola.

    Più ridicolo sarebbe se questa agonia politica che abbiamo si prolungasse, questo capitano della nave “come ha detto Sanchez per sistemarsi”, condurrà il suo partito o peggio se si tratta del Paese, a una tempesta sociale che non ci sarà alcuno studioso navale per tirare fuori la nave tumultuosa dall’occhio dell’uragano.

    Di Anonimo

     

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