Questa antica struttura per animali in cattività si trova nel cuore di La Orotava e si estendeva su una superficie di 10.000 metri quadrati.
Tenerife conta un numero considerevole di strutture abbandonate.
Hotel, centri benessere o capannoni che sono rimasti sospesi nel tempo quando le aziende che li gestivano hanno deciso di cessare la loro attività.
Tra questi, c’è un settore che conta importanti casi di abbandono nelle Canarie, grazie soprattutto alla sua proliferazione negli anni ’70 del secolo scorso sulla scia dello sviluppo turistico: lo zoo.
Stella Canaris, Safari Kudu, il parco Loros del Sur sono solo tre esempi del declino di un modello di business che ha visto la sua fine quando la normativa è diventata più restrittiva e l’opinione pubblica ha espresso maggiori riserve sul fatto di tenere gli animali in cattività.
Il caso in questione è quello di Zoolandia, un recinto nel cuore di La Orotava che si estendeva su una superficie di 10.000 metri quadrati.
Sebbene non si conosca la data esatta, l’inaugurazione avvenne tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 del secolo scorso.
Contava su un ampio ventaglio di specie, tra cui pantere, scimmie e maiali neri, e offriva percorsi in cammello per grandi e piccini, oltre ad altre opzioni di svago e ristorazione.
A poco a poco i visitatori sono diminuiti e il parco ha cambiato gestione fino a diventare Oasis del Valle.
Con questo nome è stato al centro di una nota polemica per le condizioni in cui viveva una famiglia di scimmie che abitava nella struttura in condizioni deplorevoli e che è finita al Loro Parque.
Nel 2007, prima che si venisse a conoscenza di questa situazione, era già stato denunciato all’Unione Europea.
Nel 2015 ha chiuso definitivamente i battenti ed è diventato La Granja Verde, un progetto che vantava “una grande rappresentanza di animali da fattoria di razze pure delle Canarie e un’importante piantagione ortofrutticola dove si mostrava il passato e il presente della cultura agricola delle Canarie”, secondo quanto dichiarato in occasione del suo lancio.
Il progetto non ha avuto successo e ha chiuso i battenti nel 2017.
Da allora lo stato di abbandono è totale.
In esso si vede una grande varietà di utensili e materiale di lavoro, si possono trovare candeline usate, tazze IKEA in attesa di essere gettate e sedie da soma per camelia, alcuni dei quali possono rappresentare anche un pericolo reale, come un pacchetto di siringhe usate abbandonate.
Il luogo è immenso e durante il tour del complesso abbandonatosi possono vedere candeline di compleanno usate, bicchieri Ikea ancora imballati e sedie per cavalcare cammelli.
È anche evidente che dopo l’abbandono alcune persone hanno saccheggiato il luogo, principalmente il rame dei quadri elettrici.
Da allora, lo stato di abbandono è totale, come illustrato nel video del content creator Ratatour sul suo canale YouTube.
In attesa che qualcuno gli dia una nuova destinazione, questo sito iconico continua a deteriorarsi con il passare degli anni.
Alberto Moroni

