Come prevenire e arginare eventuali effetti avversi della vaccinazione.
Le patologie legate al covid, la sindrome post covid, le reazioni avverse da vaccino, si raggruppano in 4 famiglie essenziali che sono poi le stesse per chi combatte il virus e per chi si confronta con effetti avversi dovuti al vaccino.
Sono: insufficienza polmonare, problemi di coagulazione, sofferenza cardiaca, neuropatie periferiche e non.
Il corpo umano e la medicina non hanno creato due squadre avverse e incompatibili perché non hanno tempo da perdere con i politici che si improvvisano medici e i medici che si lanciano in politica.
Se da un lato ho opinioni personali molto solide in materia, dall’altro, curo indistintamente SIVAX/NOVAX/NIVAX/FORSEVAX/ e ho spento da tanto la televisione.
Dedicherò tre articoli nelle prossime settimane ad informare -al di sopra delle parti- e aiutare quanto possibile chiunque possa averne bisogno.
Gialli, neri, azzurri e verdini, quando stanno male, guariscono nello stesso modo o non riescono a guarire per gli stessi motivi.
Se chi si occupa di COVID lo facesse con moralità e rispetto, alla fine di questo e solo di questo si dovrebbe occupare.
Il primo gruppo di patologie delle quali voglio parlarvi è quello delle neuropatie correlate sia al virus che alle reazioni avverse da vaccino.
Si tratta detto in parole semplici della difficoltà di trasmissione delle cellule nervose che sono il sistema stradale dei messaggi che vanno dal cervello al corpo.
I sintomi più comuni sono il formicolio, la poca sensibilità, dolori come fitte improvvise specie agli arti, difficoltà di orientamento e di equilibrio accompagnate da cefalee molto importanti.
Ciò che più conta è che c’è un modo ma anche un tempo per far fronte alla situazione.
I disturbi possono cronicizzare e peggiorare sia se si trattano nel modo sbagliato sia se si trattano in ritardo.
Parlando di farmaci, la copertura cortisonica sia per la terapia del covid sia per la profilassi di copertura per il vaccino è essenziale.
Ma oggi voglio parlarvi di un amico naturale e importantissimo nella battaglia per la salute che ricordatelo può essere vinta se si fanno i passi giusti nei tempi giusti.
La Niacina o vitamina B3
In natura ha la funzione di accelerare il metabolismo dei grassi, ripara i danni cellulari (nella radioterapia, la chemioterapia, la pellagra…) e, fondamentale e importantissimo, interviene nella scissione delle proteine e nella comunicazione fra le cellule.
Perché è importantissima questa funzione?
La comunicazione fra le cellule neuronali, necessita del calcio (semplificando molto il discorso) per trasmettere impulsi che dal sistema nervoso arrivano ai muscoli.
La difficoltà di movimento e la poca sensibilità dei pazienti covid, post covid, post vaccino, deriva dal cattivo funzionamento di questo “dialogo” fra le cellule.
La vitamina B3 svolge un ruolo essenziale nel riparare il DNA danneggiato e ripristinare la trasmissione di “messaggi” e la ricezione di “risposte cellulari” a quei messaggi.
Non a caso, si è sempre somministrata agli sportivi per ottimizzare la reattività.
Per la prima volta vediamo allineati medici e politici come cose simili, con grandissimo vantaggio dei politici e altrettanto grande svantaggio per i medici, e di tutto parlano, fuorché di come dare una mano alla gente nel quotidiano a passare il guado di questo disastro.
Noi invece andiamo al concreto e capiamo come assumere una vitamina utile e alla portata di tutti ma quantomai preziosa in questo momento.
La migliore scorta sono le arachidi, il tonno, il pollo, l’agnello,
Esistono integratori alimentari a volontà e le dosi sono semplicemente indicate nelle confezioni.
Per la vitamina B3 esiste tuttavia una controindicazione: stimola la produzione di ormoni e poiché molte patologie cancerogene sono legate alla produzione di ormoni è sconsigliato assumerla se si ha o si è avuto un episodio tumorale nella propria storia clinica
Dott. Alessandro Longobardi