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    Aumenta del 22% il prezzo degli alloggi usati di Santa Cruz de Tenerife

    Il prezzo degli alloggi usati ha registrato un aumento medio del 19,9% in tutto l’Arcipelago delle Canarie durante il 2018, con un prezzo al metro quadro di 1.767 euro, secondo l’ultimo rapporto dei prezzi del portale web Idealista.

    Ma analizzando la situazione provincia per provincia, si scopre che a Santa Cruz de Tenerife e a Las Palmas gli aumenti delle abitazioni di seconda mano sono stati del 22% e del 17,9% rispettivamente.

    Nella provincia occidentale ci sono stati 2 comuni analizzati che hanno subìto un ribasso, ovvero La Matanza de Acentejo (-9,2%) e Santa Úrsula (-1,9%).

    Gli aumenti maggiori si sono invece verificati nel comune di Guía de Isora, dove i proprietari chiedono una media del 22% in più al metro quadro.

    A Santiago del Teide l’aumento annuale è stato del 20% e a Güímar del 16%, dove gli alloggi usati vengono battuti a 2.127 euro e a 1.874 euro al metro quadro rispettivamente.

    Molto più economici sono gli alloggi di Icod de los Vinos, a 1.019 euro al metro quadro.

    Nella provincia di Las Palmas i prezzi sono invece aumentati in tutti i comuni analizzati, in special modo a Las Palmas de Gran Canaria, dove si è registrato un incremento del 21,1%, seguita da Antigua (+16,2%) e Arucas (+15,5%).

    San Bartolomé de Tirajana risulta il mercato più esclusivo della provincia, con 2.710 euro al metro quadrato, seguito da Tías, 2.699 euro; il più economico è il comune di Ingenio, con 1.028 euro.


    A livello nazionale, il 2018 si chiude con una variazione positiva dei prezzi degli alloggi usati, ovvero con un aumento dell’8,4% per attestarsi a 1.720 euro al metro quadrato.

    Ma il mercato in generale è molto fluido, con comuni che crescono a tassi a due cifre, altri in modo più moderato e diversi che invece continuano a scendere.

    E tra questi ultimi è a Tarragona che si è verificato il calo maggiore in termini di prezzi di alloggi di seconda mano, con un -10,9%.

    Madrid termina il 2018 con un aumento annuale del prezzo del 17%, ovvero 3.844 euro al metro quadrato, ma rilevante è anche l’ascesa di Valencia, con un +16,4%, e di Malaga, con un +15,3%.

    Il prezzo medio degli alloggi usati è cresciuto anche a Barcellona, seppur in minima parte (+1,4%), lasciando così il prezzo al metro quadro a 4.344 euro.

    Salgono anche Girona, +14,5%, Huesca, +14,3%, Granada, +13,4%, Logroño (13%) e Pamplona (12,3%).

    San Sebastian ha preso il titolo di capitale spagnola più costosa del 2018 con 4.403 euro al metro quadrato, superando di poco Barcellona; tra le capitali più esose si situano anche Madrid, Palma e  Bilbao; di contro Ávila è la più economica in assoluto, con 952 euro al metro quadro.

    Secondo Fernando Encinar, direttore degli studi di Idealista, l’anno si conclude con una crescita significativa dei prezzi di vendita degli alloggi usati, tuttavia, negli ultimi mesi, si è registrato un rallentamento e, in alcuni casi, un’inversione di tendenza.

    Barcellona ad esempio, pur chiudendo l’anno con una crescita più che positiva, conclude l’ultimo trimestre con una diminuzione del prezzo delle proprietà in vendita.

    Per Encinar inoltre il 2018 è stato l’anno di normalizzazione di operazioni immobiliari e mutui, a dispetto dell’incertezza provocata dall’entrata in vigore della nuova legge su questi ultimi, prevista per l’inizio del 2019.

    Il consolidamento dei mutui a tasso fisso, che rappresentano il 40% del mercato, lascia intravedere un orizzonte stabile nel caso ipotetico in cui i tassi e l’Euribor dovessero iniziare a salire.

    Circa invece i dati di vendita, il gestore di idealista afferma che l’anno si chiuderà con oltre 500.000 case vendute rispetto alle 460.000 del 2017, sebbene nell’ultimo trimestre si sia registrato un rallentamento che, probabilmente, continuerà per tutto il 2019, accompagnato da una moderazione dei prezzi e dall’aumento delle concessioni dei mutui.

    Marta Simile

     

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