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    Il 99% dei canari ha una farmacia a meno di 300 metri da casa

    Il presidente del Collegio dei Farmacisti di Santa Cruz de Tenerife, Manuel Angel Galvan, ha riaffermato il buon servizio che fanno nelle isole perché “il 99% dei canari ha una farmacia a meno di 300 metri da casa.

    Aperta dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio, molti anche il sabato, quasi tutte con orario prolungato e alcune aperte 24 ore, e c’è sempre una farmacia di guardia a meno di 15 minuti” da casa.

    “Offriamo un servizio che significa anche risparmio per la salute pubblica, in quanto diamo consigli e contribuiamo in modo significativo alla promozione della salute e alla cura dei canari”.

    Interrogato sulla mancanza di prodotti come Dalsy (sciroppo) o Adiro (anticoagulante), Manuel Galván li ha attribuiti, tra l’altro, a problemi di produzione.

    “Non ci sono stati problemi di approvvigionamento solo nelle Isole Canarie, ma anche in Spagna e a livello europeo.

    Ci sono diversi riferimenti che con i generici sono stati risolti, anche se la popolazione è ancora riluttante a cambiarli pur avendo esattamente gli stessi principi attivi.

    Sulla scomparsa di diversi farmaci o il ritiro dal mercato di diversi lotti in cattive condizioni, come Valsartan (ipertensione) il presidente del Collegio di Tenerife ha ricordato che “appaiono sempre nuovi riferimenti che sostituiscono gli altri.

    Il problema è dovuto a discrepanze nella produzione o a carenze nei controlli di qualità.


    Nel caso di Valsartan, i canari sono andati in farmacia e hanno cambiato immediatamente i loro farmaci per uno nuovo.

    Interrogato sulla caduta del prezzo di più di 1.250 prodotti, ha detto che “il governo nazionale non tiene conto della peculiarità delle farmacie nelle isole Canarie, dobbiamo avere un inventario più grande a causa della lontananza.

    La pubblicazione alla fine di novembre del Orden de Precios de Referencia (OPR) significa che non abbiamo spazio di manovra per restituirli e che ogni stabilimento deve pagare circa 4.000 euro”.

    Per questo motivo, ha chiesto che “siamo autorizzati a prorogare i periodi di coesistenza dei farmaci con i due prezzi delle isole e che sia autorizzata ad applicare  l’OPR dal 1° febbraio”.

    Nonostante il risparmio di 86 milioni di euro per le casse pubbliche, il cliente abituale “difficilmente lo noterà perché i pensionati continueranno con il loro co-pagamento e non s’accorgeranno di risparmiare denaro.

    Per i cittadini normali, con o senza prescrizione medica, si potrebbe supporre in alcuni riferimenti uno sconto del 16%”.

    Inoltre, l’applicazione dell’OPR presenta anche un rischio perché per alcune  medicine si sta considerando di ritirarle dal mercato spagnolo “se non è redditizio commercializzarle”.

    dalla Redazione

     

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