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    Premiato un progetto della ULL che cattura la nebbia per trasformarla in acqua

    Il progetto realizzato dalla geografa María Víctoria Marzol della Università di La Laguna per rifornire di acqua potabile le popolazioni rurali del Marocco, grazie a particolari strumenti che trasformano la nebbia, ha ricevuto un premio da parte della Fondazione di Suez della Francia.

    La Marzol ha collaborato dal 2002 con la ONG Dar Si Hamad per lo studio della trasformazione della nebbia in acqua potabile in un progetto che fa parte delle 13 iniziative di tutto il mondo premiate con il riconoscimento Momentum for Change, promosso dalla Convenzione delle Nazioni Unite per il Cambiamento Climatico.

    Il prestigioso premio oltre a rappresentare una significativa risorsa economica per poter garantire continuità al progetto, riceverà un ulteriore aiuto economico grazie al premio marocchino Hassan II Pour l’Environnement.

    Il progetto consiste nell’installazione di quello che è, attualmente, il più grande sistema al mondo di raccolta delle acque sfruttando la nebbia.

    L’acqua, ottenuta dalle nuvole che gli alisei portano alla montagna Boutmezgida, a 1.225 metri sopra il livello del mare e a circa 30 km dalla costa atlantica, viene trasportata mediante un sistema di canalizzazione fino alle popolazioni rurali Agni Zekri, Tamerout e Agni Ihya.

    Grazie a questo progetto, l’organizzazione fornisce acqua potabile a più di 400 persone distribuite in 5 villaggi, la maggior parte delle quali donne e bambini.

    In particolare con l’erogazione dell’acqua molte donne sono state sgravate dal duro compito di cercare la preziosa risorsa, risparmiando fino a circa 4 ore al giorno che ora possono essere dedicate alla formazione al fine di un maggiore sviluppo personale e professionale.

    Carlo Zappata


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