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    Orche e Loro Parque, continua la polemica

    Thomas Cook esclude l’attrazione delle orche dai suoi pacchetti turistici

    La decisione di Thomas Cook, celebre operatore turistico britannico, di escludere lo spettacolo delle orche del Loro Parque dai propri pacchetti turistici deriva, secondo i gestori del parco, dalla pressione esercitata dagli attivisti animalisti nel corso degli ultimi anni, benché i porta voce dell’operatore abbiano già rilasciato una dichiarazione nella quale si specifica che l’esclusione sarebbe in realtà dovuta a risultati di studi scientifici che avrebbero comprovato il livello di stress dei cetacei.

    D’altro avviso è dunque Javier Almunia, direttore del Loro Parque, il quale afferma che, nonostante il 90% dei visitatori abbia espresso preoccupazione circa la salute degli animali in generale, senza per altro avanzare lamentele sullo stato di quelli che si trovano al parco, dei risultati delle ricerche di Cook non è stato divulgato nulla di specifico o di negativo.

    Già nell’aprile del 2017 Global Spirit, una società legata a Born Free Foundation, ispezionò il Loro Parque su richiesta della Thomas Cook, al fine di determinare la conformità delle strutture e di monitorare le procedure standard di benessere degli animali stilate da ABTA, Asociación de Agentes de Biaje Británicos.

    L’ispezione ottenne il punteggio più alto in quanto a conformità, pari al 100% di condizioni soddisfatte, evidenziando così una meticolosa attenzione da parte di Loro Parque nei confronti degli animali ospitati.

    Almunia, a tal proposito, ha affermato che i risultati delle indagini stridono quindi con la decisione di Thomas Cook di cessare la vendita dei biglietti per lo spettacolo delle orche, diminuendo il valore delle ispezioni commissionate.

    Loro Parque, che ha espresso la propria gratitudine nei confronti di più di un milione di visitatori che grazie a Thomas Cook hanno visitato il parco negli ultimi 45 anni, conferma di non avere mai ricevuto alcuna lamentela riguardo lo stato di salute degli animali, che vengono curati quotidianamente con il massimo rispetto e attenzione.

    Ma a determinare il perfetto stato di orche e di tutti gli ospiti del Loro Parque, è intervenuta anche la American Humane, la TÜV, la Asociación Europea de Zoos y Acuarios, la Asociación Ibérica de Zoos y Acuarios, la Asociación Europea de Mamíferos Acuáticos e la Alianza para parques y acuarios de mamíferos marinos.


    Il parco, il più decorato al mondo, anche in Spagna ha ricevuto il più alto riconoscimento esistente nel paese, vale a dire el Premio Príncipe Felipe de Excelencia Empresarial.

    Addirittura il parco soddisfa, ben al di sopra dei parametri stabiliti, i più esigenti standard di benessere degli animali, e, nel caso delle orche, è stato rilevata una particolare cura e attenzione nella loro gestione.

    Del resto, come sottolinea Almunia, il Loro Parque collabora con esperti dell’Università di Barcellona per sviluppare un quadro di riferimento per la misurazione dello stato di salute in particolare delle orche, affinché possa essere eseguita in maniera sempre più accurata la misurazione dei vari parametri vitali in concertazione con i cambiamenti stagionali o relativi ai periodi degli accoppiamenti.

    Almunia afferma inoltre che la decisione di Thomas Hook non cambierà di certo la strategia della fondazione basata sulla conservazione della biodiversità di un pianeta che ormai è minacciato dalla sesta estinzione, come scientificamente provato.

     

     

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