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    Progetto di legge sugli affitti turistici, dalla parte dei Municipi

    La AMTC, Asociación de Municipios Turísticos de Canarias che raggruppa i Municipi di Adeje, Arona, Guía de Isora, San Bartolomé de Tirajana, Mogán e presto anche di Pájara, ha tenuto recentemente un primo incontro presso il Centro Cultural di Los Cristianos per definire la propria posizione in merito alla bozza di legge presentata dal Gobierno che intende regolamentare la nuova modalità ricettiva degli affitti turistici di case vacanza.

    La nuova legge di fatto ripercorre quella già bocciata davanti ai Tribunali e prevede il divieto di affittare alloggi in zone turistiche, con l’introduzione della facoltà, per i diversi Municipi coinvolti, di decidere diversamente a discrezione.

    L’AMTC, che avrebbe già deciso di presentare le proprie osservazioni in merito, non solo ritiene che la bozza di legge contenga significative incongruenze, ma afferma che con la sua approvazione potrebbe generare gravi danni, come l’aumento del costo degli alloggi in zone residenziali.

    Essendo la tematica estremamente delicata, come ha affermato José Miguel Rodríguez Fraga, presidente di AMTC, ci si auspica che il Gobierno non solo prenda atto di tutte le osservazioni che perverranno in merito, ma che l’occasione sia utile a considerare la problematica in modo tale da trasformarla in opportunità.

    Insomma, l’estendere la facoltà di decidere ai Municipi quali zone siano da autorizzare per l’esercizio dell’attività ricettiva delle case vacanza, più che strumento positivo e soprattutto risolutivo, viene vissuta come un rimbalzo di quella che è, a tutti gli effetti, una patata bollente.

    Le parole di Fraga, supportate da altri funzionari eletti e presenti al dibattito che si è tenuto a Los Cristianos, sono state raccolte dal Vice Ministro del Turismo Cristobal de la Rosa e dal presidente del Cabildo Carlos Alonso.

    Il sindaco di San Bartolomé de Tirajana Marco Aurelio Pérez ha affermato in maniera piuttosto esaustiva che il progetto di legge non risolve assolutamente il problema e che è inammissibile che il Gobierno deleghi i Municipi in decisioni così importanti, quando per molti di essi la pianificazione risale ancora al 1987.

    Pronta la risposta del ministro del Turismo che avrebbe giustificato le misure contenute nella legge come parti di una strategia flessibile, dove i Municipi sono finalmente demandati di assumere responsabilità per questioni che riguardano il territorio e che quindi conoscono molto bene.


    Momenti di tensione quindi durante l’acceso dibattito dove, se da un lato è emerso un chiaro tentativo da parte del Gobierno di lavarsi le mani rispetto a un fenomeno ormai diffuso quale quello degli affitti ai turisti e relative conseguenze, dall’altro è stata stigmatizzata da parte dei Municipi coinvolti la mancanza, con il nuovo regolamento, di una reale soluzione.

    A denunciare poi una grave carenza di dialogo tra le istituzioni è stato il padrone di casa, il sindaco Fraga, che avrebbe inoltre evidenziato l’assenza di un appropriato approccio strategico da parte del Gobierno che, nella formulazione della nuova legge, non ha tenuto conto delle difficoltà dei singoli comuni turistici del sud, sia in termini di pianificazione territoriale, che di infrastrutture, una per tutte le strade, e quindi di mobilità.

    E quindi quella che il Gobierno definisce una soluzione, appare a tutti gli effetti un rimbalzo di responsabilità che perfino i Municipi, investiti, nel caso, dal potere di decidere quali zone adibire ad affitto turistico e quali no, non vogliono accollarsi.

     

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