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    Il bagno delle capre

    foto da www.puertodelacruz.es

    Una volta all’anno, il giorno di San Juan, le capre non si inerpicano per la montagna, ma per il molo. Il rito ancestrale del bagno delle capre in mare viene celebrato il 24 giugno a Puerto de la Cruz. 

    Le greggi che scendono a mare dalla Valle di La Orotava, riempiono la spiaggia del vecchio porto per, una ad una, ripetere il rituale di entrare nell’acqua, immergersi e tornare alla terra “purificate”. Migliaia di persone possono così dal molo, tra le sette del mattino e le dodici del pomeriggio, contemplare un’usanza che lo storico Manuel Lorenzo Perera considera un retaggio dei vecchi Guanches. Inizia alla vigilia dell’onomastico del Santo, il 23 giugno quando i pastori con le loro greggi iniziano il pellegrinaggio dalla montagna verso la città durante tutta la notte, e suonando un antico strumento musicale, il bucios.

    Questa tradizione adempiva anche a un altro compito quello di avvicinare due mondi: la gente di mare con la gente di montagna pur vicini ma così lontani.

    I pastori, spesso emarginati dalla società, sono in questa giornata protagonisti orgogliosi di un avvenimento che significa un ritorno al passato remoto delle Isole Canarie. 

    “La cultura pastorale è la più antica cultura delle isole, i Guanches erano pastori”, sottolinea Lorenzo Perera, lo storico che più ha investigato su questo avvenimento “Il bagno delle capre” e sottolinea che questo rito è legato alla fertilità. Ricorda che i vecchi pastori gli dissero negli anni 70, che si lavano le capre per tradizione perché prima di loro lo avevano sempre fatto i loro genitori e nonni.” (NdR: anche perché l’acqua salata elimina parecchi parassiti)

    “Nel 1974, parlando con un pastore di 94 anni, di Teno Alto,  che per tutta la vita aveva allevato capre, e viveva in una grotta, Don Modesto Martin Dorta, gli disse che  si faceva il bagno alle capre per auspicare il calore (il momento di fertilità), garantendo così di poter contare sulla nascita di nuovi animali dai quali i pastori dipendevano in tutto e per tutto.

    “La tradizione si perse tra il 1960 e il 1982. Nel 1983 sono stati alcuni caprai a riproporre il bagno delle capre sulla spiaggia di El Charcón ed in quella occasione, la polizia locale cercò di impedirlo. Fortunatamente intervenne il Colectivo Cultural de Taoro che poi per diversi anni patrocinò questa tradizione immemorabile, nella consapevolezza che doveva essere protetta.

    Poi per varie ragioni decise di smettere di organizzarla. E’ in questo preciso momento che il testimone passò nelle mani del poeta  Jesus Eustaquio Dorta Diaz, meglio conosciuto come Chucho Dorta che la orchestrò sino alla sua morte, avvenuta nel 2002.


    Da tale data la ricorrenza è mantenuta dall’Associazione culturale Amici del Bagno delle Capre del Mare, guidata da Amilcar Fariña “.

    Pertanto l’appuntamento è per il 24 giugno all’alba a Puerto de la Cruz per assistere a una delle più antiche tradizione delle Isole Canarie.                                         

    (Danila  Rocca)

     

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